Zero Day: cosa sono gli attacchi e le vulnerabilità 0-day
Gli attacchi Zero Day rappresentano una delle minacce più temibili nel campo della sicurezza informatica. Questi attacchi sfruttano vulnerabilità sconosciute nei software, rendendo difficili la protezione e la prevenzione.
Cos’è un attacco Zero Day?
Un attacco Zero Day è un tipo di attacco informatico che sfrutta una vulnerabilità di un software o di un sistema prima che questa venga scoperta o risolta dagli sviluppatori. Il termine “Zero Day” si riferisce proprio al fatto che gli sviluppatori non hanno avuto tempo (zero giorni) per individuare o risolvere il problema prima che l’attacco venga lanciato. Questa tempistica crea una finestra di opportunità per gli hacker, che possono sfruttare la vulnerabilità senza incontrare resistenze.
Cos’è una vulnerabilità Zero Day?
Una vulnerabilità Zero Day è un difetto o una falla in un software che non è stata ancora scoperta dagli sviluppatori o da chi si occupa della sicurezza informatica.
Un software, soprattutto quelli più complessi, può essere composto da centinaia di migliaia o addirittura milioni di righe di codice. Con una tale mole di codice, è naturale che possano emergere delle vulnerabilità non ancora scoperte. Anche i programmatori più esperti e gli strumenti di controllo qualità avanzati possono non essere in grado di identificare ogni possibile errore o falla. Le vulnerabilità non scoperte possono derivare da vari fattori, come errori di programmazione, incompatibilità tra sistemi, difetti nelle logiche di sicurezza o semplicemente scenari che non sono stati previsti durante lo sviluppo. Alcune di queste vulnerabilità zero-day possono essere sfruttate da hacker, che cercano modi per violare la sicurezza del sistema o ottenere accesso a dati sensibili. Poiché la vulnerabilità è sconosciuta al creatore del software, gli utenti non hanno difese contro l’attacco fino a quando viene rilasciato un aggiornamento.
Come vengono sfruttate le vulnerabilità Zero day?
Nonostante tutti gli sforzi, trovare e correggere ogni singolo bug o vulnerabilità in software di grandi dimensioni è una sfida immensa. Spesso le vulnerabilità Zero Day vengono scoperte da ricercatori di sicurezza, che poi segnalano la falla agli sviluppatori per permettere la correzione. Tuttavia, esiste anche il rischio che hacker malintenzionati o gruppi criminali scoprano queste vulnerabilità e le sfruttino per fini dannosi.
Quando un hacker individua una vulnerabilità zero day, crea un exploit zero day per sfruttarla. Questo exploit è un pezzo di codice o software che prende di mira la falla, permettendo all’attaccante di manipolare, rubare dati o ottenere accesso non autorizzato al sistema. Poiché non esistono patch al momento dello sfruttamento, l’attacco può essere altamente efficace, con scarse possibilità di rilevamento da parte degli strumenti di sicurezza tradizionali. Gli exploit zero day sono molto ricercati nel mercato nero proprio a causa della loro capacità di aggirare le misure di sicurezza.
Come Proteggersi dagli attacchi Zero Day?
Le aziende software e le comunità open-source investono molte risorse nella scoperta e nella correzione delle vulnerabilità Zero Day. Esistono iniziative, chiamate “bug bounty”, che offrono premi o compensi per la segnalazione di bug prima che possano essere sfruttati dai criminali informatici. Quando una vulnerabilità viene scoperta, le aziende rilasciano il più rapidamente possibile una patch per correggerla. Sicuramente, poi, misure come backup, crittografia dei dati, procedure di disaster recovery e, non ultima per importanza, la formazione dei dipendenti, sono essenziali per proteggere l’ambiente di lavoro e i dati sensibili.
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