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PMI italiane: innovazione ict 2025
DATA
5 Maggio 2025
#SOLUZIONI
Software, Business Process Management

PMI italiane e innovazione ICT 2025: sicurezza, cloud, AI e digitalizzazione

L’evoluzione tecnologica e le sfide emergenti

Nel panorama economico italiano, le piccole e medie imprese (PMI) continuano a rappresentare il cuore pulsante dell’innovazione e della produzione. Tuttavia, l’evoluzione tecnologica e le sfide emergenti richiedono un costante aggiornamento delle strategie informatiche. Analizzando i dati più recenti disponibili, ma anche sulla base della nostra esperienza quotidiana, emergono alcuni temi di particolare rilievo per le PMI italiane nel 2025.

Tema 1: la sicurezza informatica

Il primo tema è la sicurezza informatica. Il Cyber Index PMI 2024 di Confindustria rileva che oltre il 55% delle PMI ha pianificato nuovi investimenti in cybersecurity, ma solo il 15% ha raggiunto una maturità elevata nella gestione della sicurezza (fonte: Confindustria, “Cyber Index PMI 2024”). Questo divario tra intenzioni e realizzazioni evidenzia la necessità di soluzioni di sicurezza non solo avanzate ma anche facilmente integrabili nei contesti aziendali esistenti. 

Il 15% è una percentuale molto bassa. Spesso un adeguamento in materia di sicurezza informatica che consenta un deciso miglioramento nella protezione dei sistemi richiede investimenti assolutamente gestibili, che uniscono sia la prevenzione di attacchi (o la mitigazione dei loro effetti), sia la prevenzione di malfunzionamenti critici.

Tema 2: La digitalizzazione dei processi aziendali

La digitalizzazione dei processi aziendali è un’altra priorità. Secondo l’ISTAT, il 70,2% delle PMI ha raggiunto almeno un livello base di digitalizzazione, mentre solo il 26,2% ha raggiunto livelli avanzati (fonte: ISTAT, “Cittadini, imprese e ICT”, 2025). Questo mostra come molte imprese abbiano iniziato il percorso digitale ma restino opportunità significative per automatizzare ulteriormente i processi e aumentare la competitività.

L’aumento di efficienza garantito dalla digitalizzazione dei processi aziendali è numericamente apprezzabile. Secondo un’indagine condotta da ZeroUno, il 58% delle PMI italiane ha dichiarato di perdere dalle 2 alle 4 ore al giorno di produttività a causa di tecnologie obsolete o poco efficienti. Questo dato suggerisce che l’adozione di strumenti digitali adeguati potrebbe portare a un recupero significativo di tempo e risorse, migliorando l’efficienza complessiva dell’impresa. 

Inoltre, l’implementazione di tecnologie come l’automazione e l’intelligenza artificiale (IA) può avere un impatto positivo sulla produttività. Sempre secondo la stessa fonte, l’85% delle PMI ha affermato che l’automazione sta contribuendo a migliorare la produttività delle loro aziende. Una percentuale ancora più alta (92%) dei dipendenti delle PMI che utilizzano l’IA ha dichiarato che questa tecnologia sta avendo un impatto positivo sul loro lavoro. 

Tema 3: l'intelligenza artificiale

E proprio su quest’ultimo punto, la diffusione dell’intelligenza artificiale (IA), sebbene ancora limitata, sta crescendo. L’8,2% delle PMI utilizza almeno una delle tecnologie di IA monitorate da ISTAT, contro il 5% dell’anno precedente. Le applicazioni più diffuse comprendono l’estrazione di dati da documenti e la generazione automatica di linguaggio (fonte: ISTAT, “Cittadini, imprese e ICT”, 2025).

Un altro settore in forte espansione è il cloud computing. Gli investimenti in cloud pubblico e ibrido sono aumentati del 21% nel 2024, raggiungendo un valore di 581 milioni di euro. Questo trend conferma che sempre più PMI riconoscono i vantaggi del cloud in termini di scalabilità, flessibilità e accesso a tecnologie avanzate (fonte: Telefonia Emiliana, “Cloud per le PMI: la chiave per la crescita e la competitività nel 2025”).

In tema cloud, in questo periodo molto pesa il tema dazi, che rendono incerto il futuro dei costi delle maggiori piattaforme cloud statunitensi. La creazione di alternative in ambito europeo è assolutamente essenziale e non rinviabile.

Tema 4: le competenze digitali

Non meno importante è la questione delle competenze digitali. Solo il 17,8% delle PMI ha effettuato formazione informatica per i propri dipendenti, sottolineando una persistente carenza di skill digitali all’interno del personale aziendale (fonte: ISTAT, “Cittadini, imprese e ICT”, 2025). La mancanza di formazione rischia di limitare l’efficacia degli investimenti tecnologici e la capacità di innovare.

Tema 5: le vendite online

Infine, il commercio elettronico continua a consolidarsi. Il 20,4% delle PMI ha realizzato vendite online nel 2024, segnando un incremento rispetto al 19,1% dell’anno precedente (fonte: ISTAT, “Cittadini, imprese e ICT”, 2025). La crescente presenza nell’e-commerce dimostra la volontà di molte PMI di espandere il proprio mercato e diversificare i canali di vendita.

Questi dati trovano conferma, anche empirica, nel nostro quotidiano lavoro con le PMI italiane. Ti ritrovi in quanto hai appena letto e stai pensando ad un approccio migliorativo di tutti o alcuni dei punti trattati? 

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