AI: Non ci sono più i lavoratori di una volta
Il lancio di ChatGPT da parte della società statunitense OpenAI ha riacceso il dibattito sull’intelligenza artificiale. Nonostante il suo utilizzo in Italia sia stato temporaneamente bloccato dal garante della privacy, ovunque si trovano chatbot simili o software che utilizzano l’AI per i compiti più disparati. Che tu sia un content creator, uno sviluppatore, o un professionista di qualsiasi altro settore, non puoi ignorare le molteplici possibilità offerte dall’AI per migliorare il tuo lavoro e ottimizzare il tuo tempo.
Ecco cosa può fare il tuo assistente virtuale
Sappiamo già che l’intelligenza artificiale è capace di mimare il linguaggio e la conversazione degli esseri umani. Negli ultimi anni ha fatto passi enormi nella creazione di contenuti scritti, raggiungendo livelli di complessità e qualità sempre maggiori. Con l’AI puoi creare testi mirati per il tuo sito web, copy creativi e coinvolgenti per i tuoi canali social, articoli interessanti da destinare al blog e alla newsletter. Per non parlare dei titoli accattivanti di cui hai bisogno per attirare l’attenzione del tuo pubblico.
L’intelligenza artificiale può essere utilizzata anche per creare le grafiche dei siti web e i contenuti visivi dei post social. Programmi basati sul machine learning ti guideranno nella scelta dei colori, delle immagini e dei layout più adatti a te. Sono strumenti utili anche per creare presentazioni e materiali di supporto per conferenze e webinar, così come volantini e fogli informativi.
Le nuove frontiere dell’AI sono capaci persino di creare avatar in grado di riprodurre la tua voce, che potrebbero per esempio presentarsi al tuo posto nelle videocall. Nuove tecnologie, le cui potenzialità non mancheranno di stupirci, sono in fase di sviluppo o saranno create a breve.
Sembra che l’AI possa prendere il posto di qualsiasi social media manager, content creator, web designer.
Siamo proprio così sicuri che i contenuti generati da un’intelligenza artificiale possano soppiantare professioni che si nutrono di creatività?
Attenzione: è necessaria la supervisione umana
L’automatizzazione di alcuni processi lavorativi ha il grande vantaggio di farti risparmiare tempo e risorse. Tuttavia, i materiali ottenuti dai tool di AI devono essere utilizzati con cautela, per ottenere il massimo dei benefici. La chiave sta nel controllo da parte di professionisti competenti.
Continuiamo l’esempio della comunicazione aziendale: affinché funzioni veramente, non può essere slegata da un’accurata strategia comunicativa. Occorre prima avere chiaro il proprio pubblico di riferimento e le sue caratteristiche, il tono di voce con il quale si intende parlare, i colori e i tratti espressivi che possono rappresentare al meglio il brand. In altre parole, la propria identità, con la quale poi i contenuti pubblicati dovranno essere coerenti.
Chatbot come ChatGPT sono in grado sia di elaborare testi su un argomento scelto, sia di riassumere un contenuto già esistente, magari estrapolando le informazioni più importanti o strutturandolo per punti. Il risultato però va sempre supervisionato da un’intelligenza umana perché potrebbe risultare troppo meccanico e poco naturale, con un linguaggio che non si adatta al proprio stile comunicativo. Non sono rari poi i casi in cui l’AI ha fornito informazioni clamorosamente errate agli utenti, per esempio su argomenti geopolitici, rendendo ancora più chiara la necessità di verificare ogni contenuto.
Copiare in blocco un testo generato dall’AI non è mai una buona idea. Google è sempre più in grado di riconoscere se un testo è stato scritto dall’intelligenza artificiale, per poi penalizzarlo in termini di posizionamento nei risultati di ricerca. La stessa società che ha creato ChatGPT sta sviluppando un software in grado di scovare questi contenuti.
Andiamo un po’ oltre. Ti occupi di ferramenta e interroghi l’intelligenza artificiale per creare un testo su un prodotto di punta. Il tuo competitor più temibile fa la stessa cosa con l’obiettivo di generare un contenuto per un prodotto specifico – guarda caso, lo stesso prodotto che vuoi promuovere tu. Non ti sorge il ragionevole dubbio che il suo testo possa essere una riproduzione pressoché identica del tuo?
Solo la sensibilità umana sa cogliere i dettagli e le sfumature di significato. L’intelligenza artificiale può aiutarti a superare la cosiddetta sindrome da pagina bianca, le puoi chiedere nuovi spunti o una bozza di contenuti, ma non è un generatore di idee e strategie completamente originali e adatte alla tua realtà. Solo tu potrai offrire informazioni davvero di qualità ai tuoi follower. Per raggiungere i tuoi obiettivi devi partire dalla tua azienda, dalla personalità del tuo brand, dai tuoi clienti acquisiti e potenziali. Sono tutte informazioni che un’intelligenza artificiale non può trarre da nessuna banca dati, sei tu la fonte delle tue conoscenze ed è da te che bisogna partire per elaborare una strategia vincente.
Noi di Noratech riteniamo che le idee migliori nascano dal confronto fra tutte le menti di un’azienda. Nella comunicazione, anche i settori aziendali apparentemente più distanti possono dare un contributo fondamentale. È nelle discussioni in team, e con l’assistenza di esperti di digital strategy, che le strategie più originali e creative vengono alla luce. Poi, potranno essere realizzate con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, ma sempre sotto il controllo di esperti in carne e ossa.